Relazione del Presidente della Giuria

Cari ragazzi, autorità, signori e signore,

trent’anni fa iniziò un’avventura straordinaria: un gruppo di studiosi, professori, uomini di cultura, convinti dell’utilità del valore formativo della ricerca storica e, in quest’ambito, dell’importanza di valorizzare la storia locale nell’insegnamento scolastico, nella divulgazione, nella ricerca scientifica, per iniziativa del prof. Roberto Valandro, mise insieme le forze per istituire un premio che promuovesse questi studi e desse un giusto riconoscimento a quanti li praticavano. Furono coinvolti non solo gli specialisti, ma le scuole dell’obbligo, le università, il mondo della ricerca. 

Cominciò un percorso straordinario: anno dopo anno decine e decine di ricerche scolastiche, di tesi di laurea e di dottorato, studi sulla storia di Padova e sul padovano e sulla civiltà veneta sono passate al vaglio di una Giuria rimasta a lungo la stessa, cambiata in qualche suo membro, sempre disponibile a svolgere un lavoro gratuito di volontariato culturale e che, attraverso questa sua attività, ha potuto saggiare? nel corso degli anni, il … della cultura veneta (e non solo) in un suo fondamentale settore. E permettetemi di ricordare oggi che festeggiamo il trentennio dei Premi Brunacci, due grandi studiosi scomparsi che hanno onorato con la loro presenza, la loro collaborazione e il loro consiglio, la Giuria: Manlio Cortellazzo e Sante Bortolami. 

Sono sfilati davanti al tavolo della Giuria per ricevere il Premio; hanno preso la parola, ci hanno deliziato e istruito con i loro interventi decine di studiosi spesso di fama internazionale (trovate il loro elenco in Appendice al Volume su Giovanni Brunacci cui è intitolato il premio, che tra poco verrà presentato).

E sono tornati qui centinaia di scolari e studiosi con i loro maestri e professori: qualcuno dei papà e delle mamme qui presenti forse si riconoscerà sulle foto di scolaresche monselicensi  scattate anno dopo anno in occasione della consegna del Premio. 

Quest’anno la tradizione si rinnova: non è uno stanco rito, ma una festa. 

Per la 30a edizione del premio sono state presentate complessivamente 58 opere: nove per le scuole dell’obbligo; 9 nella sezione Tesi di laurea; quattordici per quella padovana e ventisei per la sezione Veneto. 

Come sempre la Giuria esprime la propria ammirazione e il proprio ringraziamento per il lavoro che svolgono ai maestri e professori che promuovono le ricerche degli studenti nella scuola dell’obbligo – sappiamo quali difficoltà, di varia natura, essi incontrino nello svolgimento della loro attività. Anche quest’anno i lavori presentati sono molto belli, pur se meno numerosi rispetto alle edizioni precedenti..

Di fronte al calo delle ricerche nel settore della scuola dell’obbligo si segnala invece, quest’anno, l’elevato numero di tesi di laurea magistrale e di dottorato. Alcune sono apparse veramente eccellenti, accanto a quelle premiate e segnalate la Giuria ricorda anche la tesi di Elisa Veronese sulla Storia del Gabinetto di Letture di Monselice (1857-1939). 

Davvero numerose sono infine le opere di valore presentate nelle sezioni padovane e venete. La Giuria si è orientata con massima convinzione sulla scelta dei vincitori ma ha riconosciuto con soddisfazione l’eccellenza di più di un lavoro: da qui l’elevato numero delle segnalazioni: Ernesto Canal, Luca Rossetto, Andrea Pelizza per il “Libro Veneto”, Andrea Desolei, Alberto Espen, Cinzio Gibin per il Padovano. 

Trent’anni sono tanti per una manifestazione come il Premio Monselice, se non il più vecchio, uno dei più vecchi nel Veneto. Ma trent’anni sono pochi per la vita di un uomo: esprimono il pieno della giovinezza. 

Il Brunacci con la sua vitalità, dimostrata dal numero delle opere che vi partecipano e dal … sempre numeroso e dal consenso dei Monselicensi è giovane, nel pieno della giovinezza. 

Lo rendono tale anche l’affezionato e disinteressato lavoro dei colleghi della Giuria, l’infaticabile attività di Flaviano Rossetto, il contributo e la fiducia sempre ribadita dell’amministrazione comunale di Monselice cha anche in situazioni di oggettiva difficoltà come quelle attuali, ha mostrato di credere nell’iniziativa e ha sostenuto il Premio. Grazie dunque al Sindaco Francesco Lunghi, all’Assessore Giovanni Mamprin e a tutti voi. 

Antonio Rigon

03.05.2014

Premio “SIGILLUM MONSILICIS” destinato a uno studioso della storia e della cultura veneta

Sante BORTOLAMI, Cristina MENGOTTI (a cura di)

Antico e sempre nuovo. L’agro centuriato a nord-est di Padova dalle origini all’età contemporanea.

Cierre 2012.

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Premio libro padovano

Ivano PACCAGNELLA

Vocabolario del Pavano.

Esedra 2012.

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Premio tesi di dottorato

Giulia SIMONE

Tutto nello Stato. L’itinerario politico e culturale di Alfredo Rocco.

Università Ca’ Foscari – Venezia. Tesi di dottorato di ricerca in

Storia sociale europea dal medioevo all’età contemporanea. 

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Tesi di dottorato segnalata

Nicola BALLESTRIN

Il Liber de hedificatione urbis Phatolomie di Giovanni da Nono.

Università di Padova, Scuola di dottorato in “Scienze linguistiche, filologiche e letterarie”.

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