cuore di tenebra

Viaggio nell’oscurità della mente e della storia

Citazione (p. 26-27)

Due donne, una grassa e l’altra smilza, sedevano su sedie dal fondo impagliato, lavorando ai ferri della lana nera. La smilza si alzò per venirmi incontro diritta, sempre sferruzzando a occhi chini; e solo quando stavo per farmi da parte e darle il passo, come fareste con un sonnambulo, si fermò e alzò gli occhi. Il suo vestito era semplice come un fodero d’ombrello, e quella si voltò senza aprir bocca facendomi strada in una sala d’aspetto. […] Nell’altra stanza le due donne erano sempre infervorate a sferruzzare la lana nera. Arrivava gente, e la più giovane faceva la spola ad annunciare. La vecchia rimaneva seduta sulla sua seggiola. Le sue piatte ciabatte di stoffa erano posate su di uno scaldino, e un gatto le dormiva in grembo. Portava un affare bianco e inamidato in testa, sulla guancia aveva una verruca e occhiali cerchiati d’argento erano appesi alla punta del naso. Mi guardò da sopra le lenti. La fugace e apatica placidità di quello sguardo mi sconcertò. Due giovani dall’aria gaia e melensa venivano pilotati innanzi, e lei gli lanciò la stessa rapida occhiata di saggezza impassibile. Sembrava sapesse tutto di loro e anche di me. Provai una strana sensazione. La donna aveva un qualcosa di arcano e fatale. Spesso in quei luoghi remoti pensai a queste due, guardiane sulla soglia delle… Tenebre, intente a sferruzzare lana nera come per un caldo drappo funebre; una che annunciava, annunciava di continuo verso l’ignoto, l’altra che scrutava visi allegri e sciocchi con i suoi vecchi occhi impassibili. Ave! Vecchia magliaia di lana nera. Morituri te salutant. Non molti di coloro che lei guardò la rividero, meno della metà, molti di meno.

Intro 

Bentornati su “La Strada di Mattoni Gialli”,il podcast che accende la miccia della curiosità e trasforma ogni pagina in un’avventura. Se pensate che leggere sia un’attività solitaria, vi sbagliate di grosso: qui siamo una squadra di esploratori, pronti a saltare tra le pagine e a condividere con voi scoperte, pensieri e… qualche sana divergenza di opinioni. Preparatevi a un viaggio che non dimenticherete e dura solo il tempo di un caffé! 

Introduzione

Il nostro podcast vi accompagna a volte nella giungla dei classici della letteratura… e oggi più che mai, perché parliamo di Cuore di tenebra di Joseph Conrad! Un libro che ci ha fatto sudare più di un viaggio in barca sotto il sole africano. E fidatevi, non è stato semplice.

Ma partiamo subito! Sedetevi comodi, respirate profondamente e preparatevi per un viaggio che è più un incubo che una vacanza.

La scrittura: ostica come una giungla

Diciamolo subito: leggere Cuore di tenebra non è stato esattamente come sorseggiare una limonata fresca in veranda. La scrittura di Conrad è densa, intricata, a tratti quasi ipnotica. Ci siamo trovati più volte a rileggere le stesse frasi, chiedendoci: “Aspetta, chi ha detto cosa a chi?”.

E per chi ha ascoltato l’audiolibro? Peggio ancora! Seguire l’intreccio è stato come cercare di decifrare un codice segreto senza la legenda. Insomma, abbiamo avuto il nostro bel da fare.

Marlowe e il viaggio infernale

Nonostante tutto, abbiamo empatizzato con Marlowe. Questo viaggio attraverso il fiume, che sembra un serpente pronto a stritolarci, ci ha fatto pensare a un girone dantesco. Marlowe non è solo un marinaio, ma un esploratore della follia umana.

E qui arriviamo alla parte tosta: le violenze, i soprusi, le predazioni del colonialismo. Non c’è bisogno di fare spoiler, ma diciamo solo che certe scene ci hanno lasciato a bocca aperta. La cosa inquietante? Questi orrori non sono poi così lontani da noi oggi.

Kurtz e il suo “orrore!”

Parliamo di Kurtz, questo mito vivente, che quando finalmente parla ci lascia con un semplice: “L’orrore! L’orrore!”. E noi, lettori, cosa dobbiamo pensare? Sta chiedendo perdono per tutto il male fatto? Oppure ci sta semplicemente dicendo: “Guardate un po’, ho scoperto il cuore di tenebra in tutti noi”?

Insomma, un mistero avvolto nell’oscurità, proprio come tutto il resto del libro. Conrad ci ha lasciato più domande che risposte.

E le donne?

Ma riprendiamo il passaggio letto all’inizio della puntata. Non è uno dei passi principali, perché volevamo evitare spoiler. Le donne in Cuore di tenebra sono quasi delle comparse. Marginali, lontane, come se questa storia non avesse spazio per loro. Ma d’altra parte, in un viaggio così claustrofobico, così denso di mascolinità tossica, c’era poco di femminile e ancor meno di materno.

Un classico esempio di letteratura ottocentesca dove le donne stanno sullo sfondo mentre gli uomini fanno disastri. In questa visione, noi abbiamo voluto salvarle in qualche modo, e descriverle come guardiane delle porte dell’inferno, come colonne da oltrepassare per affrontare l’ignoto ci sembrava desse alle donne del libro il giusto risalto.

Conrad: un occhio critico o no?

Ci siamo domandati se Conrad abbia descritto il colonialismo da una certa distanza (nonostante l’epoca in cui è vissuto) o se l’abbia criticato aspramente. E qui arriviamo a un punto dolente. Conrad sicuramente ci racconta il colonialismo con uno sguardo critico, ma è davvero così avanti rispetto al suo tempo? Oppure, sotto sotto, condivide ancora alcune delle idee dominanti della sua epoca?

Noi, lettori del ventunesimo secolo, leggiamo Cuore di tenebra con una certa distanza critica. Ci sembra chiaro che il colonialismo sia un orrore, ma Conrad riesce davvero a distaccarsene? Mmm… la questione rimane aperta.

Conclusione: ci prendiamo una pausa!

Dopo tutto questo viaggio nei meandri della tenebra, direi che ci meritiamo una pausa. Per il prossimo classico della letteratura, abbiamo deciso all’unanimità che faremo passare un po’ di tempo… giusto per ricaricare le batterie e prepararci a nuove avventure letterarie. Certi libri sono un po’ pesanti, come il cinghiale sullo stomaco nella pubblicità della Citrosodina.

Outro

E anche questa volta abbiamo raggiunto la fine del sentiero, ma non preoccupatevi: ci sono sempre nuovi libri da scoprire lungo la Strada di Mattoni Gialli! Se questo episodio vi ha fatto venire voglia di correre in biblioteca (o di riaprire quel libro che aspettava paziente sul comodino), condividetelo con altri sognatori come voi. E se volete restare aggiornati su tutte le nostre avventure letterarie, seguiteci sui social: tra un post e l’altro, vi aspettano curiosità, consigli e qualche spoiler innocente. Grazie per essere stati con noi, e ricordate: ogni libro è un viaggio, e ogni viaggio è meglio se fatto insieme. Alla prossima puntata!

Ringraziamo Cinzia per aver prestato la sua voce per questa puntata.