Un viaggio tra parole, sogni e caffè
Citazione (p. 47-48)
Non sapevo niente della natura, del corpo. Ero cresciuto secco, affamato, l’unico sfogo era la partita di pallone il sabato pomeriggio e un allenamento in mezzo alla settimana. Il mare erano gli scogli di Santa Lucia, natura era quella che finiva nel retino.
Qualche volta vedevo il golfo da una curva di strada in collina. Non pareva possibile tutta quella bellezza, invisibile a chi ci stava dentro. Eravamo pesci nel retino e intorno c’era il mare spalancato. Cercavo il punto dove stava il nostro vicolo ma non si distingueva, le vie erano insaccate. Là vivevamo noi senza conoscere quanta luce e aria svariava un metro sopra la città. Dalla curva in collina la natura faceva un semicerchio di terre con il Vesuvio al centro. La natura esisteva se vista da lontano. Don Gaetano mi portò una domenica sopra il vulcano.
“Lo devi conoscere, è il padrone di casa, siamo i suoi inquilini. Uno che è nato qua gli deve una visita.”
Intro
Bentornati su “La Strada di Mattoni Gialli”,il podcast che accende la miccia della curiosità e trasforma ogni pagina in un’avventura. Se pensate che leggere sia un’attività solitaria, vi sbagliate di grosso: qui siamo una squadra di esploratori, pronti a saltare tra le pagine e a condividere con voi scoperte, pensieri e… qualche sana divergenza di opinioni. Preparatevi a un viaggio che non dimenticherete e dura solo il tempo di un caffé!
Una scrittura che è poesia
Oggi parliamo di un libro che è stato una vera carezza per l’anima: “Il giorno prima della felicità” di Erri De Luca. Partiamo subito col dire che Erri De Luca scrive come un pittore dipinge. Le sue parole sono pennellate che danno vita a personaggi incredibili, ognuno con un colore unico, ognuno con una storia che ci tocca nel profondo.
Non c’è una parola fuori posto, e quando spunta il dialetto napoletano, beh, è la ciliegina sulla torta! Ogni paragrafo è un piccolo tesoro, una frase che ti viene voglia di appuntarti sul frigorifero o di scrivere sulla mano… finché non ti lavi, ovviamente.
I personaggi
Don Gaetano: il saggio del palazzo
E come non parlare di Don Gaetano, il portinaio filosofo, paciere con una tazza di caffè sempre pronta. Un uomo capace di ascoltare i pensieri nascosti, uno di quelli che tutti vorremmo avere nella nostra vita… o anche sul nostro pianerottolo.
Don Gaetano non è solo un personaggio, è una guida, un maestro, un amico. E diciamolo, chi di noi non vorrebbe risolvere i problemi con un buon espresso e due parole sagge, tipo: “Vieni, sediamoci e parliamone…”?
Lo Smilzo: da ragazzo a uomo
Parliamo ora del protagonista, lo Smilzo. Orfano, cresciuto nel palazzo, figlio di nessuno e di tutti. Grazie alla letteratura, all’amore e – dettaglio non da poco – al coltello donato da Don Gaetano, cresce e diventa uomo.
Però attenzione, questo non è un romanzo di formazione classico, è molto di più! È un viaggio tra sogni, desideri e realtà che non sempre coincidono.
Napoli: la città che racconta
Napoli, con la sua storia e il suo cuore grande, è più di uno sfondo: è un personaggio vivo, che respira tra le pagine del libro. Don Gaetano ci racconta la città e le sue ferite, ci insegna a non dimenticare, perché la memoria è l’unico antidoto alla ripetizione degli errori.
E diciamolo, se c’è una cosa che questo libro ci ha insegnato è che Napoli non è solo pizza e mandolino, ma un luogo dove ogni angolo ha una storia da raccontare. È da questa riflessione che abbiamo deciso di introdurre questo libro con l’estratto iniziale.
Il giorno prima della felicità
E qui arriva la domanda da un milione di dollari: “Qual è stato il nostro giorno prima della felicità?”
Riflettendoci, magari l’abbiamo già vissuto senza nemmeno accorgercene. Forse era un momento semplice, una chiacchierata con un amico, una passeggiata sotto il sole, o un tramonto che ci ha lasciato senza parole.
Insomma, è proprio vero che la felicità la capisci solo dopo… ma ehi, meglio tardi che mai, no?
Conclusione
Insomma, cari ascoltatori, questo libro ci ha fatto bene. Ci ha insegnato, ci ha fatto riflettere e ci ha fatto amare un po’ di più Napoli, i suoi abitanti e i suoi modi di dire.
Ora però devo confessarvi una cosa: questo libro è uno dei miei preferiti e, onestamente, avevo un po’ di paura quando l’ho proposto come lettura. Eh sì, perché in questo gruppo fanno davvero le pulci a tutti i libri; pensate al vostro libro preferito: come vi sentireste se gli amici a cui l’avete consigliato l’odiassero? Solo a pensarci mi vengono i brividi!
Ci vediamo alla prossima puntata, e ricordate: la felicità potrebbe essere proprio dietro l’angolo, basta saperla riconoscere! E tu, sapresti dire quale è stato il tuo giorno prima della felicità?
Outro
E anche questa volta abbiamo raggiunto la fine del sentiero, ma non preoccupatevi: ci sono sempre nuovi libri da scoprire lungo la Strada di Mattoni Gialli! Se questo episodio vi ha fatto venire voglia di correre in biblioteca (o di riaprire quel libro che aspettava paziente sul comodino), condividetelo con altri sognatori come voi. E se volete restare aggiornati su tutte le nostre avventure letterarie, seguiteci sui social: tra un post e l’altro, vi aspettano curiosità, consigli e qualche spoiler innocente. Grazie per essere stati con noi, e ricordate: ogni libro è un viaggio, e ogni viaggio è meglio se fatto insieme. Alla prossima puntata!
Ringraziamo Marina per aver prestato la sua voce per questo episodio.
