📚 Un giallo “leggero”? Sì, come no.
Chi l’ha detto che i gialli sono solo intrattenimento? Magari lo si pensa prima, quando si apre il libro sul divano con il ventilatore puntato in faccia e un tè freddo in mano. Ma poi zac, cominciano le congetture, i sospetti, le teorie e gli “a me questa cosa non torna!”. E così anche stavolta, attorno a L’assassinio di Roger Akroyd, ci siamo accesi. E non solo per il caldo di fine luglio.
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🔍 La trama: pettegolezzi, manipolazioni e… spoiler benedetti?
Cinzia è partita in quarta con l’entusiasmo alle stelle: adorato l’ambiente, amato il pettegolezzo di paese che qui diventa quasi un carburante narrativo, e quella lettera azzurra? Un gancio perfetto.
Massimo, invece, da vero detective del testo, ha smascherato Agatha: “violazione del patto scrittore-lettore!”, ha denunciato. Il narratore? Inaffidabile. Ma proprio per questo brillante.
Franco G. si è perso in una finestra (letteralmente), e in quel dettaglio ci ha visto la sua Inghilterra personale, quella vissuta dai figli. Ah, e già sospettava del narratore. Occhio lungo.
Marisa ha dissentito: altro che “tutto alla luce del sole”! E Poirot, secondo lei, esagera: da una piuma capisce troppo.
Gloria invece si è spoilerata il finale (grazie postfazione di Sciascia), ma invece di chiudere il libro, si è incuriosita. E ci ha letto anche una società immobile, che Poirot riporta sempre al punto di partenza. Quasi zen.
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✍️ Stile e lingua: asciutti come un gin tonic
Fabio è stato chiaro: ama la Christie ma non il suo stile. Troppo secco, senza profumi, sapori o nebbie inglesi.
Vanessa, al contrario, si è goduta il ritmo e l’intelligenza dello stile giallo, costruito al millimetro. Quasi come un mobile IKEA, ma con meno bestemmie.
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🤔 Impressioni sparse: tra vetro, tradimenti e manipolazioni
Ornella ha detto che le parole scorrono come vetro (immagine bellissima, a metà tra poesia e vetreria artistica).
Franca ha puntato il dito sull’ipocrisia.
Chiara si è sentita tradita dalla Christie, Massimo manipolato (e con un certo piacere, diciamolo).
Franco G. ha visto un puzzle ben incastrato, Sofia un’operazione quasi matematica, Julia un gioco da intellettuali.
Marisa ha confermato la sua linea: tutto troppo arzigogolato.
Vanessa? Lei si è divertita, e chi siamo noi per biasimarla?
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💰 Temi e messaggi: tra avidità, vergogna e paesini troppo stretti
Marisa ha individuato l’avidità come motore del delitto e ci ha visto anche una lezione morale (sottile, ma c’è).
Ornella non è convinta: non è quello il cuore della storia.
Franca ha detto che non si sente nessuna grande morale, ma solo un paese soffocante dove non succede mai niente – tranne un omicidio, va beh.
Giuseppina ha tirato fuori il proverbio perfetto: “l’occasione rende l’uomo ladro”.
Nel gruppo si è parlato tanto anche di vergogna, di immagine sociale, di come i personaggi siano vittime di costrutti così rigidi che sembrano decidere per loro.
Insomma, tra soldi e vergogna, c’è da perderci la testa… o la vita.
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🎭 Personaggi: tridimensionali? Meh.
Vanessa ha applaudito Poirot e il modo in cui ogni personaggio è costruito per essere sospettabile. Brava Agatha.
Ornella però è stata più spietata: quei personaggi ti fanno perdere il filo, e il narratore li ammorbidisce come gli pare.
Maria ha avuto il sospetto giusto: qualcosa nel narratore non tornava.
Franco (senza G) ha trovato i personaggi stereotipati, poco profondi, e troppo “perbene”. Troppa forma, poca sostanza.
Franca li ha definiti immobili come la cittadina.
Massimo li ha liquidati come bidimensionali, “ma oh, era l’epoca”.
Cinzia li ha visti solo come strumenti della trama, senza vita propria.
Chiara ha salvato Caroline, personaggio snobbato ma pieno di potenziale, mentre Poirot da adorato è passato a fastidioso.
Julia ha voluto andare a fondo: perché James è diventato assassino? Risposta: forse per noia. E Caroline, poveretta, finisce a fare la mamma di un omicida.
Cinzia chiude il giro ipotizzando una punta di psicopatia nel dottor Sheppard, visibile tra medicina e meccanica. Occhio ai dettagli.
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Insomma, un libro breve, ma mica semplice. Se pensavamo di rilassarci col classico giallo estivo, la Christie ce l’ha fatta pagare… con stile. Alla prossima indagine! 🕵️♂️📖